Agguato a Martinsicuro: ucciso sotto casa davanti alla convivente. Si cerca l'assassino, forse un albanese FOTO

MARTINSICURO – Stava scendendo dalla macchina che guidava la moglie, ha aperto lo sportello e non ha fatto in tempo a scendere: un uomo, forse uno straniero, gli si è parato di fronte e gli ha sparato tre colpi di pistola. E’ morto in pochi istanti Roberto Tizi, 35 anni di Martinsicuro. E’ caduto bocconi, sull’asfalto della via di casa, proprio sotto alla sua abitazione in via Vasco Da Gama. La convivente che era ancora al sedile di guida, è stata ferita di striscio a un ginocchio da uno dei proiettili sparati dall’assassino del marito: è stata soccorsa dal personale del 118 e trasferita all’ospedale di Sant’Omero, dove gli investigatori attendono di sentirla per raccogliere la sua testimonianza fondamentale per identificare chi ha sparato. Secondo alcune testimonianze l’autore del delitto, che si è dileguato fuggendo a piedi subito dopo avere ucciso il giovane attraverso un cortile di un’abitazione vicina, non era solo. Sul luogo dell’omicidio è al lavoro il pubblico ministero Bruno Auriemma assieme ai carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Teramo diretti dal maggiore Nazario Giuliani e di quelli del nucleo operativo della compagnia di Alba Adriatica, diretti dal luogotenente Gregorio Camisa. Secondo quanto accertato il delitto ha avuto un prologo: nel tardo pomeriggio, circa due ore prima dell’agguato, nel bar vicino a casa della vittima, l’ex Skipper in via Battisti, lo stesso Tizi avrebbe litigato animatamente con due albanesi. E tra di loro ci sarebbe stata anche una scazzottata, in cui uno degli stranieri sarebbe rimasto ferito. Ha meditato e poi messo in atto la vendetta?